JEATH War Museum, il primo museo sulla Death Railway
Fondato nel 1977 dall’abate di Wat Chaichumpon, il JEATH War Museum fu il primo museo a raccontare le atrocità della ferrovia della morte.
JEATH è un acronimo
L’acronimo JEATH è costituito dalle lettere iniziali di Giappone, Inghilterra, Australia, America, Thailandia e Olanda, alcune delle nazioni coinvolte durante la costruzione della Death Railway.

Una delle capanne del museo
Per molti anni l’unico museo
Per molti anni è stato l’unico posto in cui si è commemorata la difficile situazione dei prigionieri di guerra. Per questo motivo ha un certo interesse, anche se ormai è stato superato in termini di qualità dal Thailand-Burma Railway Centre e dal Hellfire Pass Museum. Il JEATH Museum potrebbe apparire un po’ sbiadito, ma merita comunque una visita.

La bomba d’aereo inesplosa
Da non confondere con il Kanchanaburi World War II Museum
JEATH War Museum è quello originale, da non confondere con il Kanchanaburi World War II Museum. Anche quest’ultimo usa la dicitura JEATH, ma è stato istituito molto più tardi. Si trova più vicino al Ponte sul fiume Kwai e, per confondere ulteriormente le idee, è l’unico riportato su Google Maps.

Una delle sale espositive
Dove si trova e informazioni utili
Il museo si trova su Pak Prak Road, verso l’estremità meridionale della città, e fa parte del complesso del tempio Wat Chaichumpon. É situato a pochi passi dalla stazione degli autobus e circa 4,5 km a sud-est dal ponte sul fiume Kwai. Si può raggiungere a piedi, in bicicletta o come parte di un tour in barca long-tail. L’ingresso costa 50 baht. Orari di apertura: tutti i giorni dalle 8:30 alle 16:30. Tempo richiesto: circa 45 minuti.
Visita al JEATH War Museum
Il JEATH War Museum è costituito principalmente da due lunghe capanne di bambù, simili a quelle in cui furono alloggiati i prigionieri di guerra. I reperti sono principalmente ingrandimenti di vecchie foto, dipinti, ritagli di giornale e alcuni manufatti. Tra questi vi è un grosso proiettile di bomba, probabilmente del tipo usato dagli Stati Uniti nelle incursioni aeree sul ponte sul fiume Kwai.

Modellino di treno dei prigionieri
Le foto, vecchie di decenni, mostrano prigionieri emaciati che lavorano duramente con picconi o che sono sdraiati, troppo deboli per muoversi. Purtroppo, alcune delle foto sono così sbiadite e macchiate che è difficile distinguerne i dettagli.

Le vecchie foto
Spero che possano trovare i fondi necessari per preservare alcuni dei reperti prima che diventino completamente inutili. Alcuni dei dipinti sono piuttosto raccapriccianti, come le immagini dettagliate delle ulcere tropicali e dei dormitori infestati da larve.

I dipinti
Wat Chaichumphon
Oltre al JEATH War Museum, potete visitare il vicino Wat Chaichumphon, dove vedrete uno splendido viharn in legno di teak, i resti di un’antica barca di legno che rappresenta un santuario dedicato a uno spirito femminile e una nave, fronteggiata da un’enorme statua di un cavallo. Lungo il fiume trovate un molo per le barche long-tail e un marciapiede dove passeggiare.

La “nave” di Wat Chaichumphon
0 commenti