Phanom Rung, il tempio Khmer più imponente della Thailandia
Prasat Phanom Rung è situato sulla cima di un vulcano estinto, nella provincia di Buriram. È uno dei più spettacolari monumenti Khmer della Thailandia. La collina di Phanom Rung e il suo santuario sono simboli del monte Kailash, residenza celeste di Shiva e del pantheon di divinità indù. I monumenti di Phanom Rung furono costruiti tra il X e XIII secolo.

Phanom Rung, ingresso alla corte interna
Il nome Phanom Rung deriva da un’antica parola Khmer, Vnam Rung che significa grande montagna. Alcune iscrizioni ritrovate nella zona indicano il nome del creatore di Prasat Phanom Rung: Narendraditya. Fu discendente della dinastia Mahidharapura e legato a Suryavarnam II, il re che ordinò la costruzione di Angkor Wat.
Realizzato in laterite e arenaria rossa, il complesso è conosciuto anche con il nome di “castello di pietra di Phanom Rung”. I lavori più importanti di restauro furono effettuati tra il 1971 e il 1988. Il Parco Storico è stato ufficialmente aperto dalla Principessa Sirindhorn il 21 maggio 1988.

Phanom Rung, panorama dal tempio
L’ambientazione del tempio di Phanom Rung contribuisce a rendere ancora più suggestiva l’esperienza. Dalla collina si ha una splendida vista sulle zone rurali circostanti. Adiacenti al parcheggio troverete numerosi negozi di souvenir e bancarelle che vendono snack e bevande. Per organizzare la vostra visita potete leggere il post precedente: i templi Khmer di Phanom Rung e Muang Tam
Le strutture di Phanom Rung
La scalinata inferiore
La scalinata inferiore, molto ripida e suddivisa in tre rampe, porta alla prima piattaforma cruciforme. Questa è pavimentata con blocchi di laterite ed è stata probabilmente la base dell’ingresso esterno. Da qui si ha un’impressionante vista sul viale processionale e sul tempio.

Phanom Rung, schema delle rovine – da wikipedia
Phlab Phla
A nord della prima piattaforma c’è un padiglione rettangolare che si affaccia a sud. Si possono osservare i resti di otto colonne in arenaria, di una lunga e stretta galleria disposta sui lati settentrionale, occidentale e orientale. L’edificio era chiamato “la casa dell’elefante bianco” ed era usato dai reali per indossare gli abiti cerimoniali prima dei riti religiosi.

Phanom Rung, il Phlab Phla
Il viale processionale
E’ uno degli elementi più imponenti del complesso. Collega la prima piattaforma cruciforme con il primo ponte con i serpenti Naga. Lungo 160 metri, è pavimentato con blocchi di laterite e delimitato da blocchi di arenaria. Settanta colonnine in arenaria, con la cima a forma di gemma di fior di loto, demarcano il viale.

Phanom Rung, il lungo viale processionale
Il primo ponte con i Naga
Unisce il viale processionale alla scalinata superiore. È una piattaforma cruciforme con parapetti scolpiti a forma di serpente Naga con cinque teste, rivolti nelle quattro direzioni. Sono del XII secolo, in stile Angkor Wat. Nel centro del ponte è scolpito un fior di loto a otto petali. Il ponte rappresenta la connessione tra cielo e terra.
La scalinata superiore
La scalinata superiore, suddivisa in cinque rampe, porta alla cima della collina. Ogni rampa, termina con delle terrazze su entrambi i lati, sulle quali sono collocati dei basamenti conici in arenaria.

Phanom Rung, il primo ponte con i Naga e la scalinata superiore
La terrazza che porta alla torre principale
La scalinata finisce con un’ultima grande terrazza, realizzata con blocchi di laterite. Ha una forma cruciforme con quattro piccole piscine.
Il secondo ponte con i Naga
La terrazza porta al secondo ponte con i serpenti Naga. Ha la stessa forma del primo, è solo più piccolo. Al centro si può vedere, scolpito nel pavimento, un altro fior di loto a otto petali.

Phanom Rung, il secondo ponte con i Naga e l’ingresso al santuario
La corte e la galleria esterna
Prima di raggiungere la torre principale, c’era la galleria esterna. Probabilmente era in legno con un tetto in mattonelle. Rimangono i resti di un piano rialzato, pavimentato con blocchi laterite.
I portali d’ingresso e le gallerie interne
Le gallerie interne avevano la funzione di cinta muraria attorno alla torre principale. Erano suddivise in stanze rettangolari, lunghe e strette. Su tutti e quattro i lati, ci sono i portali d’ingresso. Gli ingressi a est e a ovest sono cruciformi, particolarmente imponenti ed elaborati.

Phanom Rung, il tempio da nord ovest
L’ultimo ponte con i Naga
L’ultimo ponte con i serpenti Naga collega il portale d’ingresso orientale con l’anticamera della torre principale. È simile ai ponti precedenti.
La torre principale
La torre principale è il centro del tempio. Costruita in arenaria rosa, altra 27 metri, ha un piano quadrato con gli angoli dentellati. A est, una grande anticamera e un vestibolo danno accesso alla camera centrale. Questa ospitava il linga, simbolo fallico di Shiva. Oggigiorno rimane solo il “Somasutra”, il condotto idrico utilizzato per scaricare l’acqua sacra durante i riti religiosi. Gli ingressi a ovest, sud e nord sono a doppio portico. Tutti hanno architravi e frontoni finemente decorati con bassorilievi.

Phanom Rung, il santuario centrale visto da nord est
La guglia ha 5 livelli decrescenti verso l’alto. Gli angoli e il lati della guglia, come pure gli architravi e i frontoni dei gopura, sono decorati con sculture di serpenti Naga, divinità femminili, divinità indù, eremiti ed episodi tratti dal Ramayana.

Phanom Rung, la guglia del santuario centrale
I due santuari in mattoni
A nord-est della torre principale ci sono i resti dei due piccoli santuari in mattoni. Furono costruiti intorno al X secolo e sono le strutture più antiche di Phnom Rung.
Edificio in blocchi di laterite
A nord-est della torre principale ci sono i resti di un edificio rettangolare. Ha solo un ingresso a sud. Il tetto è stato distrutto. Non ci sono immagini sacre all’interno di questo edificio e non se ne conosce la funzione.

Phanom Rung, i resti dei due santuari in mattoni e dell’edificio in laterite
Il Prang Noi o piccolo santuario
A sud ovest della torre principale c’è un piccolo santuario o Prang Noi. Fu costruito in pietra arenaria nel XI secolo. L’unico ingresso è a est e all’interno c’è un altare in arenaria su cui era posta una statua sacra. Il suo frontone orientale raffigura Khrisna tra motivi floreali.
Il Bannalai
A sud-est della torre principale c’è un edificio rettangolare in laterite. Ha un solo ingresso con un tetto a volta. Non ci sono statue sacre. Questa struttura è conosciuta come “Bannalai” o biblioteca, utilizzata per custodire le sacre scritture. Il bannalai fu costruito nel XIII secolo, l’ultimo periodo della costruzione di Prasat Phnom Rung.

Phanom Rung, il santuario centrale visto da sud ovest con il Phrang Noi e il Bannalai
Architrave Phra Narai
Uno degli elementi decorativi più conosciuti del tempio è l’architrave posto sopra l’ingresso orientale del santuario centrale. Nel bassorilievo, Vishnu è raffigurato disteso sul serpente Ananta. Lakshmi, sua consorte, è seduta ai suoi piedi e Brahma sorge dal suo ombelico.
L’architrave scomparve dal tempio negli anni ’60, per riapparire all’Art Institute di Chicago che lo espose per vent’anni. Nel 1988, dopo un’accesa diatriba internazionale, fu restituito alla Thailandia e rimesso al suo posto.

Phanom Rung, l’architrave Phra Narai
La danza di Shiva
La danza di Shiva è scolpita sul frontone dell’ingresso orientale del santuario centrale, appena al di sopra dell’architrave Phra Narai. Shiva è raffigurato con dieci braccia mentre danza sul monte Kailash. Anche se la sezione con le divinità è danneggiata, sono riconoscibili Ganesha, Brahma e Vishnu.

Phanom Rung, la danza di Shiva
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